Cinema
Cinema, la gente è tornata nelle sale: 19 milioni di presenze nel 2023, il miglior risultato dal 1995
A crescere in maniera impressionante è stata la produzione italiana, che ha visto un aumento del 100% degli incassi rispetto al 2022, e un incremento del 93,9% delle presenze. Borgonzoni: “I meriti dell’iniziativa Cinema Revolution”
L’anno appena trascorso ha segnato una svolta significativa per il cinema italiano, sia in termini di recupero post-pandemico sia nella promozione di produzioni nazionali. I dati del cinema in Italia nel 2023 forniti da Cinetel in collaborazione con Anica e Anec svelano una ripresa significativa, con un aumento degli incassi e delle presenze nelle sale cinematografiche rispetto ai periodi pre-pandemici.
A crescere in maniera impressionante è stata la produzione italiana, che comprende le co-produzioni, che ha visto un aumento del 100% degli incassi rispetto al 2022, e un incremento del 93,9% delle presenze. Ma il risultato più significativo, forse, proviene dai dati di presenze degli spettatori e, appunto, di incassi al botteghino. Secondo quanto apprendiamo, infatti, dall’11 giugno al 21 settembre registrate 19 milioni di presenze per 128 milioni di euro di incassi. Si tratta del miglior risultato dal dal 1995, anno di inizio delle rilevazioni Cinetel.
Dati sul cinema in Italia nel 2023, Borgonzoni: “Ecco i meriti della Cinema Revolution”
Per il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, il merito è anche e soprattutto dell’iniziativa Cinema Revolution, che ha registrato un numero record di presenze e incassi durante l’estate 2023, promuovendo una seconda finestra invernale per estendere ulteriormente il suo impatto. Questa campagna ha incluso una forte componente di promozione tramite i social media e altre piattaforme, oltre alla riduzione dei prezzi dei biglietti, concentrando gli sforzi su film italiani ed europei.
Un successo (quasi) tutto social, come ha riferito Borgonzoni in una lunga intervista rilasciata a Fanpage.it: “Pensando alla campagna in corso proprio in queste settimane, un prezioso contributo arriva ad esempio dai creatori di contenuti digitali, che hanno la possibilità di dialogare sui social con milioni di utenti (si stima che nel mese di gennaio saranno esattamente 17 milioni i contatti raggiunti dai creators coinvolti nella campagna)”, ha dichiarato il sottosegretario alla Cultura.
La digitalizzazione della campagna arriva “in un momento in cui si era reso necessario dare un “booster” alle sale. È nostro intento per il futuro disegnare misure più mirate a determinate categorie come ad esempio famiglie o giovani”.