Televisione
Sanremo, altro che addio: i discografici vogliono Amadeus direttore artistico anche per il 2025
Alla vigilia della quinta direzione artistica di fila, sembra che nessuno sia intenzionato a togliere Amadeus dal suo posto. Mazza (Fimi): “Con lui una massa di dischi di platino e una trasformazione unica”
Altro che addio di Amadeus al Festival di Sanremo. Il direttore artistico della kermesse canora, che ha annunciato che quella del 2024 sarebbe stata la sua ultima edizione, potrebbe non mollare, restando in sella almeno per un altro anno. Questa sembrerebbe essere, almeno, la volontà dei discografici, che spingono per una sesta conduzione consecutiva.
Amadeus a Sanremo anche nel 2025? Mazza: “Una marea di dischi di platino con lui”
Alla vigilia del Festival di Sanremo 2024, l’ambiente musicale italiano si accende di aspettative e speranze, puntando i riflettori su una figura chiave. Secondo Enzo Mazza, CEO di Fimi (Federazione dell’industria musicale italiana), le edizioni di Sanremo guidate da Amadeus hanno ottenuto risultati straordinari, con oltre 120 dischi di platino, superando i totali dei dieci anni precedenti.
D’altronde, Sanremo ha assunto un ruolo sempre più cruciale nell’industria musicale nazionale. Il suo impatto sui ricavi annuali è salito dall’1% di qualche anno fa al 2% attuale. Questa crescita è da attribuirsi anche alla mutazione dei modelli di business, per un’evoluzione del contesto musicale, ma anche del modo di fruire dello stesso Festival da parte dei telespettatori e degli ascoltatori di musica abituali.
“Solo negli anni di Amadeus abbiamo avuto 16 platini nel 2020, 28 nel 2021, 40 nel 2022 e 37 nel 2023. Una massa di dischi di platino che non si è mai vista nella storia del festival”, afferma Mazza. “Sanremo aveva avuto una trasformazione molto forte in un evento prevalentemente televisivo, in cui la musica sostanzialmente era diventata un contorno ad altro. Negli ultimi anni, anche grazie ai Festival di Baglioni e Conti, ha avuto una vera rivoluzione”.